lunedì 25 novembre 2013

Surroga e Sostituzione


La surroga, comunemente nota come "portabilità del mutuo", è stata introdotta e regolamentata con la "Legge Bersani" 40/2007 e in seguito con la Legge Finanziaria del 2008.
Con l'introduzione di questa pratica è possibile trasferire il mutuo da una banca all'altra a costo zero, modificandone nel contempo i parametri di riferimento, come tasso e durata.
Questi i principali vantaggi della surroga:
  • la portabilità del mutuo prevede la possibilità di trasferire il proprio mutuo presso un’altra banca, ottenendo condizioni migliorative ed a costo zero;
  • con la surroga si scelgono le condizioni di mutuo offerte dalla nuova banca, ed è quindi possibile modificare il tipo di tasso (si può scegliere anche il tasso fisso), lo spread e la durata del vecchio mutuo;
  • il mutuo proposto dalla nuova banca può anche prevedere spese periodiche (assicurazione, incasso rata, gestione, etc) minori o nulle rispetto al mutuo originario, permettendo così un risparmio aggiuntivo a quello ottenuto con la riduzione dello spread;

lunedì 4 novembre 2013

Surroga Inpadp

’Inpdap permette di surrogare il proprio mutuo, ossia di sostituire un vecchio mutuo con uno nuovo, erogato dall’istituto, il quale, di solito, offre condizioni di vantaggio. Le richieste sono accettate con precedenza a chi ha fatto domanda prima.

Partiamo, anzitutto, con il dare una definizione di surroga o surrogazione di un mutuo. Essa consiste nella possibilità per un debitore mutuatario di cambiare la banca o finanziaria creditrice con un’altra, se quest’ultima, ovviamente, accetta.

In sostanza, la surrogazione del mutuo avviene così: il debitore chiede a una banca o finanziaria di surrogare il suo mutuo, contratto con un altro istituto creditore. Questa, valutato il contratto, può accettare o meno. Se accetta, chiederà al vecchio creditore l’invio della documentazione, idonea a meglio conoscere i dettagli del contratto, allegando la richiesta alla comunicazione di surroga. Quest’ultimo avrà tempo dieci giorni lavorativi per fornire tutte le informazioni richieste, quali l’importo del mutuo, la durata, il tasso applicato, altre condizioni, etc.

Avvenuta la surroga del mutuo, il nuovo creditore dovrà estinguere il credito residuo, in favore della vecchia banca o finanziaria, mentre provvederà a stipulare un nuovo contratto di mutuo con il cliente. 

Su questo nuovo contratto non graveranno le spese di commissione o nuove imposte e, tuttavia, sarà necessario redigere un nuovo atto notarile, in quanto si tratta di un contratto nuovo, a tutti gli effetti.

Per ragioni di concorrenza, molte banche o finanziarie si accollano le spese notarili, in modo da attirare clienti di altre banche e finanziarie.
Nel nuovo contratto di mutuo, possono essere concordate condizioni diverse, relative alla durata, all’importo, al tasso applicato, etc.
Ad esempio, si può passare da un tasso fisso a uno variabile o viceversa, allungare o accorciare la durata del mutuo, aumentare l’importo erogato, e così via.

Infatti, la ragione per cui tale surroga avviene è per sfruttare migliori condizioni, offerte da creditori concorrenti, da parte del cliente.
Anche l’Inpdap permette di surrogare il proprio mutuo, il che rende l’operazione conveniente, dato le condizioni agevolate di erogazioni dei mutui Inpdap.

In particolare, hanno possibilità di chiedere la surroga del mutuo all’Inpdap coloro che beneficiano del diritto a contrarre un mutuo Inpdap.
La surrogazione viene concessa nei limiti delle disponibilità delle risorse dell’istituto, per cui, in caso di richieste in eccesso, vengono privilegiate le domande inviate per prima.

Mutui Inpadp

Ammonta a 800 milioni di euro il budget complessivo 2013, stanziato dalle Regioni per l’erogazione di mutui ipotecari a tassi agevolati a favore dei lavoratori e dei pensionati iscritti all’ex Inpdap, l’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione pubblica, confluito nell’Inps dal 1° gennaio 2012. L’importo massimo erogabile è di 300mila euro e non può comunque superare il 100% del valore indicato dalla perizia sull’immobile, mentre la durata del rimborso, previsto in rate semestrali costanti e posticipate, va da un minimo di 10 anni a un massimo di 30.
Possono accedere al finanziamento gli iscritti ancora in attività con contratto di lavoro a tempo indeterminato e i pensionati che hanno versato i contributi da almeno tre anni alla “Gestione unitaria delle Prestazioni creditizie e sociali”. L’immobile per il quale si richiede il mutuo deve essere prima casa ed è obbligatorio stabilirvi la residenza per almeno cinque anni dal momento dell’acquisto. Il Regolamento stabilisce inoltre che per la concessione del mutuo “né l’iscritto, né un componente del nucleo familiare siano proprietari di altra abitazione in tutto il territorio nazionale”, ad eccezione di alcuni casi previsti dallo stesso regolamento, come ad esempio la proprietà di quote di immobili. Un nuovo finanziamento può essere richiesto anche da chi ha già usufruito del beneficio a patto che siano passati almeno quattro anni dalla precedente erogazione e che il primo mutuo sia stato estinto anticipatamente....
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